Lo hanno definito il nuovo manifesto del femminismo. Se non l’avete ancora visto dovreste guardarlo. Tutti dovremmo guardarlo.
Sto parlando del video Be a lady, They said, Sii una signora, dicono, diretto da Paul McLean, e interpretato dall’attrice, regista, politica e attivista Cynthia Nixon, e tratto dalle parole di Camille Rainville e realizzato per il magazine Girls. Girls. Girls.
Cynthia Nixon e Sex and the City
Cynthia Nixon,femminista convinta e impegnata in prima linea nelle battaglie della comunità Lgbt dopo il suo coming out e il matrimonio con la compagna Christine Marinoni, in un’intervista a IndieWire ha detto che il serial “nonostante avesse l’intenzione di raccontare le nuove frontiere dell’emancipazione lavorativa e sessuale delle donne moderne, alla fine non è che la storia di un’elite di donne bianche con i soldi, assolutamente di fantasia e fuori dalla realtà”.
Potendo tornare indietro, la Nixon, ora entrata in politica come esponente del Partito Democratico, non parteciperebbe più a un serie in cui “l’unica figura reale era il personaggio di Steve, un barista di Brooklyn. Non c’era nessun afroamericano rappresentato e i gay erano ritratti con i soliti cliché. Tutto girava attorno ai soldi e allo shopping”.
Nel famosissimo Sex and the City, Cynthia,interpretava un’avvocatessa in carriera che sposava un barista,”Una delle cose più difficili per me ora è guardare indietro e vedere quanto tutto lo show fosse incentrato sui soldi e notare come, Steve, il marito del mio personaggio, sia stato il più vicino a un ragazzo della classe operaia, l’unico con problemi di soldi”.
Oggi girare un serial del genere sarebbe inconcepibile, ma “ai tempi contava molto il sogno, la perfezione delle vite di quelle 4 donne. Ma penso che esistano un sacco di modi in cui le persone possono essere visivamente avvincenti senza essere così perfette”.
«Be a Lady, they said». «Sii una signora, dicono».
Senza la pretesa di interrogarci su cosa sia il femminismo moderno e la sua utilità, un dato è certo : ogni giorno noi donne, tutte, rientriamo nella categoria delle infinite contraddizioni che coinvolgono ogni generazione. In tre minuti di video l’ex Miranda Hobbes, in corsa alle ultime elezioni per diventare sindaco di New York, dimostra quanto sia difficile per una donna, crescere in una società che continua ad essere maschilista.
«La tua gonna è troppo corta, la maglietta troppo aperta, non mostrare troppo, copriti. Mostrati sexy, mostrati hot, non essere così provocante, gli uomini non riescono a controllarsi. Sei vestita troppo, sei vestita troppo poco».
E ancora:
«Non essere troppo grassa. Non essere troppo magra. Mangia. Dimagrisci. Smetti di mangiare così tanto. Non mangiare troppo in fretta. Ordina un’insalata. Non mangiare carboidrati. Devi perdere peso. Fai una dieta. Dio, sembri uno scheletro. Perché non mangi? Sembri malata. Mangia un hamburger, agli uomini piacciono le donne con un po’ di carne sulle ossa. Sii leggera. Sii piccola. Sii graziosa. Sii femminile. Sii pura. Non fare la puttana. Agli uomini non piacciono le mignotte. Non fare la puritana. Non essere così conservatrice. Ridi di più. Sii innocente. Sii zozza».
E infine
«Tirati su le tette. Appari naturale. Non essere così autoritaria. Non essere così emotiva. Non piangere. Piega i suoi vestiti. Preparagli la cena. Dagli dei figli. Non vuoi figli? Un giorno li vorrai. Cambierai idea. Non dire di sì, non dire di no. Sii una signora e basta, dicono».
Da Sex and the City a Be a lady,they said
Un’inversione di marcia troppo drastica dai tempi della New York in tacchi a spillo e Cosmopolitan?Non penso.
Sex and the City,solo in superficie raccontava le storie irreali di quattro amiche privilegiate dell’élite di Manhattan, ma ad uno sguardo più profondo,l’intento della serie tv era femminista per eccellenza: attraverso le quattro amiche si raccontava senza falsi pudori le nuove frontiere dell’emancipazione lavorativa e soprattutto sessuale delle donne.